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CONDIZIONI DELLA MONTAGNA
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Qui trovi le informazioni aggiornate sulle condizioni dinamiche della montagna e report sugli itinerari. Consulta queste informazioni e i bollettini rischio valanghe per programmare le tue escursioni.
Se hai dubbi, scrivici, ti aiuteremo.
CONDIZIONI DELLA MONTAGNA
15 dicembre: Nel gruppo di Brenta e sul versante orientale del gruppo della Presanella il manto nevoso varia da uno spessore di circa 20 centimetri a Madonna di Campiglio (1500 metri) e 50 centimetri attorno ai 2500 metri.
Nelle conche e nei pendii sottovento arriva anche a 80 centimetri.
A contatto con il terreno erboso c’è uno strato debole composto da cristalli a calice.
Il rimanente manto nevoso, in diverse zone presenta degli strati di neve ventata che è stata accumulata da un’intensa attività eolica con direzioni diverse.
Sciando fuori pista, visto la poca neve e la tipologia di cristalli, spesso si arriva con gli sci direttamente sul terreno.
I CONSIGLI
Nel programmare le attività, oltre alle buone abitudini quali consultare attentamente il bollettino nivo metereologico ecc.
Durante l’escursione è molto importante continuare ad osservare i pendii e scegliere la traccia ideale considerando le pendenze, il fondo e gli eventuali accumuli.
Questi strati deboli non verranno interessati dal sovraccarico dello sci alpinista solo dopo eventuali abbondanti nevicate di almeno 100 centimetri.
Oltre ad avere Artva sonda e pala, soprattutto ad inizio stagione è importante allenarsi creando dei piccoli simulati d’autosoccorso.
CONDIZIONI DELLA MONTAGNA
1 dicembre 2022
Nella zona di Madonna di Campiglio l’innevamento permette di salire con gli sci in direzione Spinale e Grostè partendo direttamente dal paese, con qualche attenzione nelle zone maggiormente esposte all’attività eolica dove la poca neve scesa il 22 novembre è stata asportata dal vento.
Sabato 26 novembre e domenica 27 qualche sci alpinista è già salito a cima Grostè: tuttavia, attualmente è impossibile scendere senza rovinare gli sci.
Fino a nuove future precipitazioni le discese devono essere effettuate in pista.
Ai fini di una futura valutazione dei pericoli è opportuno sapere che dopo l’ultima nevicata c’è stata una forte attività eolica proveniente dapprima dai quadranti meridionali e successivamente da quelli settentrionali
I CONSIGLI
Consigliamo di cominciare l’attività sci alpinistica salendo non lontano dalle piste sugli itinerari classici come Malga Fevri e Malga Vagliana per poi scendere dalle piste che da sabato 3 dicembre saranno quasi tutte aperte al pubblico con un buon innevamento.
Evitate di scendere da piste chiuse dove in questo periodo i mezzi battipista stanno lavorando.
Per chi non lo ha già fatto, è importante sostituire le batterie degli ARTVA e controllare soprattutto tutta l’attrezzatura d’autosoccorso.
CONDIZIONI DELLA MONTAGNA
26 settembre: Gruppo di Brenta: negli ultimi giorni, le temperature si sono abbassate e le precipitazioni hanno imbiancato le montagne.
Nei versanti esposti ai quadranti settentrionali rimarrà qualche centimetro di neve.
Da ieri domenica 25 settembre i rifugi Casinei, Tuckett, Alimonta, Pedrotti, Agostini, XII Apostoli sono chiusi, rimane aperto il Brentei fino a domenica 2 ottobre mentre il Graffer è sempre aperto.
I CONSIGLI
Consigliamo di affrontare le escursioni autunnali con alcune attenzioni specifiche del periodo.
Pianificare gli itinerari valutando le ore di luce a disposizione e con una pila frontale nello zaino.
Indossare ed avere nello zaino un abbigliamento idoneo alle forti escursioni termiche.
Prestare particolare attenzione ai tratti di sentiero con fondo gelato e/o scivoloso in genere.
CONDIZIONI DELLA MONTAGNA
26 luglio:
Gruppo di Brenta:
Negli ultimi giorni le temperature elevate hanno sciolto tanto ghiaccio sui bordi dei nevai interessati dal passaggio delle ferrate.
La situazione è peggiorata ed è la seguente:
Nevaio del Tuckett, senza neve, scendendo a destra (segni rossi) si riesce a seguire il tratto segnato senza toccare neve o ghiaccio.
Con temperature alte possono cadere alcuni massi dallo scivolo nord di cima Brenta.
Vedretta dei Brentei, praticamente inesistente.
Vedretta degli Armi, salendo a sinistra (sotto la cima degli Armi c’è un breve tratto in diagonale con misto ghiaccio e ghiaia dove sono sempre più instabili alcuni massi che sovrastano il tratto interessato dal passaggio.
Vedretta dei Camosci, ghiacciata e, in alto nel tratto centrale alcuni massi instabili, con temperature elevate potrebbero scendere a valle.
Per percorrere questo tratto sono necessari i ramponi.
Vedretta d’Ambiez ghiacciata, per transitare in sicurezza è opportuno indossare i ramponi.
Per le salite classiche a Cima Brenta e Cima Tosa non c’è neve!!
I CONSIGLI
Consigliamo di affrontare i nevai del Tuckett e degli Armi nelle prime ore della giornata e usando i bastoncini.
Per le vedrette dei Camosci e d’Ambiez è vivamente
consigliato usare i ramponi.
Nell’affrontare la parte alta del nevaio del Tuckett e l’attraversamento della vedretta dei camosci (sentiero dell’Ideale) è buona abitudine tenere lo sguardo vigile sulla parte interessata da eventuali cadute massi.
Per la vedretta degli Armi, salendo la parte di sinistra, sotto l’omonima cima è importante controllare i massi instabili, oppure è vivamente consigliato salire con i Ramponi il centro della vedretta progredendo sulla massima pendenza e lontani da eventuali scariche.
Dopo parecchie giornate di sole e prive di precipitazioni temporalesche è consigliato mantenere le buone abitudini; valutare attentamente le previsioni metereologiche e tenere sempre alta l’attenzione sulle evoluzioni meteo in loco.
CONDIZIONI DELLA MONTAGNA
Gruppo di Brenta: dopo il lungo periodo con temperature molto alte, le condizioni dei nevai sono cambiate radicalmente.
Nevaio del Tuckett: senza neve, scendendo a destra (segni rossi) si riesce a seguire il tratto segnato senza toccare neve o ghiaccio.
Vedretta dei Brentei, praticamente inesistente.
Vedretta degli Armi, salendo a sinistra (sotto la cima degli Armi c’è un breve tratto in diagonale con misto ghiaccio e ghiaia.
Rimangono dei tratti di ghiaccio alle vedrette dei Camosci e d’Ambiez dove è vivamente consigliato l’uso dei ramponi.
Per le salite classiche a Cima Brenta e Cima Tosa non c’è neve.
I NOSTRI CONSIGLI
Affrontare i nevai del Tuckett e degli Armi nelle prime ore della giornata e usando i bastoncini.
Per le vedrette dei Camosci e d’Ambiez è meglio usare i ramponi.
Dopo parecchie giornate di sole e prive di precipitazioni temporalesche è consigliato mantenere le buone abitudini: valutare attentamente le previsioni metereologiche e tenere sempre alta l’attenzione sulle evoluzioni meteo in loco.
CONDIZIONI DELLA MONTAGNA
30 giugno: I sentieri e le ferrate del Gruppo di Brenta sono prive di neve
(ad esclusione di brevi tratti), i cavi sono tutti liberi da neve.
Le condizioni sono ottimali, da prestare attenzione ai nevai che alternano tratti di neve collassata a tratti di ghiaccio.
CONSIGLI
Per superare in sicurezza i nevai:
– VALUTARE L’ORARIO in cui verranno affrontati
– VALUTARE IL SENSO DI MARCIA (meglio in salita)
– CONSIDERARE USO dei “ramponcini” o catenelle e meglio ancora dei ramponi.
In questo periodo caratterizzato da forti precipitazioni temporalesche, è
fondamentale consultare accuratamente il bollettino meteo, programmare
l’itinerario prediligendo le prime ore della giornata e mantenere monitorata
l’evoluzione metereologica sul posto.
CONDIZIONI DELLA MONTAGNA
Da sabato 18 giugno, nel Gruppo di Brenta tutti i rifugi saranno aperti.
I sentieri che conducono ai rifugi sono privi di neve ad esclusione dell’ormai contenuto nevaio della Bocca di Brenta.
Le principali ferrate sono percorribili senza problemi (sentiero Vidi, Sosat, Bocchette Centrali, Ferrata Spellini, Brentari e Castiglioni).
Sentiero Benini e Bocchette Alte ad oggi hanno alcuni tratti ancora innevati che per essere superati in sicurezza richiedono una discreta esperienza alpinistica.
I CONSIGLI
Per superare in sicurezza i tratti innevati è opportuno effettuare alcune valutazioni:
Con neve molle (collassata) è opportuno prestare molta attenzione a non camminare troppo vicino ai sassi, soprattutto in discesa, per evitare traumi agli arti inferiori oltre a non passare nelle vicinanze delle rocce e sassi è fondamentale procedere con un ritmo tale da avere il controllo della falcata.
Nelle prime ore del mattino e con neve dura, compatta, è consigliato l’uso dei ramponi.
Per superare i piccoli nevai possono essere utili anche le “catenelle” con la consapevolezza che non possono sostituire in toto i ramponi.
CONDIZIONI DELLA MONTAGNA
28 febbraio: Nel gruppo di Brenta, dopo la nevicata di 45 centimetri del 15 febbraio, c’è stata una forte attività eolica ed un successivo brusco innalzamento delle temperature.
Questo a quote basse e sui pendii esposti ai quadranti meridionali ha sciolto tutta la neve nuova.
Durante l’ultima settimana il forte vento proveniente dai quadranti settentrionali, sopra i 1800/1900 metri ha creato ulteriori accumuli.
Gli accumuli di neve ventata rimangono instabili.
In generale ed in particolare dove c’è pochissima neve il pericolo maggiore è il ghiaccio.
I CONSIGLI
Durante l’attività scialpinistica e fuoripista in generale è opportuno prestare molta attenzione agli accumuli, evitare i pendii sottovento ed in particolare quelli con inclinazioni vicine ai 30°.
Durante l’escursione è opportuno valutare i pendii e “leggere” i segnali
che confermano l’attività eolica!!
Viste le condizioni con manto nevoso di dimensioni molto contenute consiglio vivamente di prestare molta attenzione ai sassi affioranti, sciare a basse velocità e magari indossare il casco.
Per tutte le attività escursionistiche dai 1200 metri ai 1900, soprattutto dove c’è pochissima neve è fondamentale prestare molta attenzione ai tratti ghiacciati.
Nel pianificare le attività escursionistiche, anche quelle apparentemente “banali” è molto importante equipaggiarsi nel modo corretto.
Consigliamo l’uso dei bastoncini, per i sentieri pianeggianti e privi di difficoltà tecniche ma con il rischio di percorrere tratti ghiacciati è opportuno avere delle “catenelle” da indossare sulle calzature.
Sottolineando che le catenelle non possono sostituire i ramponi, per gli itinerari con pendenze ed esposizioni maggiori è molto importante avere i ramponi.
Nel gruppo di Brenta, dopo il lungo periodo privo di precipitazioni ed il forte innalzamento delle temperature della scorsa settimana, finalmente è arrivata la neve.
In quota a 2500 metri sono scesi 20/30 centimetri di neve con una forte attività eolica.
I CONSIGLI
Durante l’attività scialpinistica e fuoripista in generale è opportuno prestare molta attenzione agli accumuli.
Evitare i pendii sottovento ed in particolare quelli con inclinazioni vicine ai 30°.
Nei prossimi giorni è meglio attendere nell’affrontare itinerari con inclinazioni vicine ai 30° per due diversi motivi:
1. Nelle esposizioni meridionali la neve vecchia era una “lastra di ghiaccio” sulla quale la neve nuova non lega facilmente.
2. Nelle esposizioni settentrionali visto il lungo periodo privo di precipitazioni si era creata parecchia brina di superfice sulla quale la neve nuova “non lega”.
Non ultimo in ordine d’importanza il forte vento che soffia e crea accumuli anche di notevole spessore.
Durante l’escursione è opportuno valutare i pendii e “leggere” i segnali
che confermano l’attività eolica!!
È meglio attendere qualche giorno prima di affrontare itinerari che hanno pendii dove si possono creare distacchi anche con sovraccarichi contenuti.
CONDIZIONI DELLA MONTAGNA
18 dicembre : nel gruppo di Brenta, l’innalzamento delle temperature dell’ultima settimana ha trasformato la neve sui pendii esposti ai quadranti meridionali.
Gli accumuli di neve ventata rimangono instabili.
Attenzione ai pendii ombreggiati dove l’esposizione non ha permesso alla neve di trasformarsi.
I CONSIGLI
Durante l’attività scialpinistica e fuoripista in generale è opportuno prestare molta attenzione agli accumuli, evitare i pendii sottovento ed in particolare quelli con inclinazioni vicine ai 30°.
Durante l’escursione è opportuno valutare i pendii e “leggere” i segnali
che confermano l’attività eolica.
Nelle ore centrali evitare i pendii esposti a sud con inclinazioni superiori ai 30° e con fondo erboso.
Viste le condizioni con manto nevoso di dimensioni contenute consiglio vivamente di prestare molta attenzione ai sassi affioranti, sciare a velocità contenute e magari indossare il casco.
18 dicembre : nel gruppo di Brenta, l’innalzamento delle temperature dell’ultima settimana ha trasformato la neve sui pendii esposti ai quadranti meridionali.
Gli accumuli di neve ventata rimangono instabili.
Attenzione ai pendii ombreggiati dove l’esposizione non ha permesso alla neve di trasformarsi.
I CONSIGLI
Durante l’attività scialpinistica e fuoripista in generale è opportuno prestare molta attenzione agli accumuli, evitare i pendii sottovento ed in particolare quelli con inclinazioni vicine ai 30°.
Durante l’escursione è opportuno valutare i pendii e “leggere” i segnali
che confermano l’attività eolica!!
Nelle ore centrali evitare i pendii esposti a sud con inclinazioni superiori ai 30° e con fondo erboso.
Viste le condizioni con manto nevoso di dimensioni contenute consiglio vivamente di prestare molta attenzione ai sassi affioranti, sciare a velocità contenute e magari indossare il casco.
CONDIZIONI DELLA MONTAGNA
28 novembre: nel gruppo di Brenta, nella notte tra sabato e domenica, a quota 2500 metri sono scesi circa 40 centimetri di neve. Purtroppo subito dopo c’è stata una discreta attività eolica con provenienza nord ovest!!
Purtroppo il vento ha creato degli accumuli nei pendii sotto cresta, negli avvallamenti e sotto i cambi di pendenza con esposizione prevalente a sud!!
I CONSIGLI
Durante l’attività scialpinistica e fuoripista in generale è opportuno prestare molta attenzione agli accumuli, evitare i pendii sottovento ed in particolare quelli con inclinazioni vicine ai 30°.
Durante l’escursione è opportuno valutare i pendii e “leggere” i segnali che confermano l’attività eolica!!
10 novembre 2021: oggi c’è stato un forte rialzo delle temperature con uno zero termico vicino ai 3000 metri, peccato per la neve che si scioglie ma molto utile per la sicurezza del manto presente, se nei prossimi giorni le temperature dovessero tornare nella norma.
A cura di: Piergiorgio Vidi
6 novembre 2021: dopo le abbondanti nevicate dei giorni scorsi, nei pendii con inclinazioni superiori ai 30 gradi, esposti prevalentemente a sud e con fondo erboso abbiamo avuto degli interessanti distacchi di fondo.
A cura di: Piergiorgio Vidi
4 novembre 2021: a 2200 metri abbiamo circa 65 centimetri di neve fresca, sicuramente questa nevicata porta tanta voglia di cominciare ad uscire con gli sci d’alpinismo. Consigliamo uscite tranquille, lontane dai pendii ripidi e con fondi erbosi.
A cura di: Piergiorgio Vidi