CIMA ROMA

Utile prestare attenzione al tratto corrispondente con la cresta Nord Est di Cima Grostè
(cambio versante) dove si scende leggermente e spesso la neve è dura.
Inoltre, le inversioni da effettuare nel tratto finale sono abbastanza elementari ad esclusione del pendio sommitale; dopo forte attività eolica o con neve molto dura, è necessario avere una discreta tecnica o prediligere l’uso dei rampanti.

La salita a cima Roma è il “battesimo” dello sci alpinismo, itinerario molto facile, con poco dislivello e con discese dolci ma in ambiente.
Le nostre Guide alpine sono disponibili per accompagnarvi su questo itinerario insegnandovi le tecniche elementari dello sci alpinismo. Da consigliare a chi vuole cominciare ad avvicinarsi a questa meravigliosa disciplina.

SALITA: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m, o dal rifugio Graffer, si risale (all’esterno delle piste) al punto di arrivo dell’omonima seggiovia.

Dalla stazione a monte della seggiovia, dirigendosi verso sud-est, si sale un breve avvallamento che porta al punto in cui si prosegue in leggera discesa verso est.

Dopo un tratto pianeggiante e brevi discesine, si aggira lo sperone Nord-Est della Cima Grosté (evitare di tenersi troppo in alto).

In discesa, diagonalmente si raggiunge la conca successiva, da questa in direzione sud-est dopo brevi e poco impegnative salite si raggiunge una selletta con piramide di pietre ai piedi di Cima Roma a quota 2550 m.

Una piccola croce in ferro posta a circa 100 m di distanza ne facilita l’individuazione.

Da qui ci si abbassa verso ovest per poi risalire il pendio che senza difficoltà porta poco sotto la cima.

Raggiunta la cresta, con breve tratto in diagonale  fino  al plateau finale dal quale si sale  diritti alla vetta.